Humus
Mart, contemporary art museum Trento (IT)
12 February 12 June 2011
Solo show
Curated by Giorgio Verzotti
Catalogue with texts by G. Verzotti and F. Stocchi
The Mart presents the first museum exhibition of works by Alessandro Roma. The exhibition forms part of the “Contemporary” programme with which the Mart selects and promotes the works of young international artists. In this case, the project foresees a blend of recent works by the artist and a selection of works from the museum’s own collection. Alessandro Roma (Milan, 1977) works with collage, a technique he favours for the creation of mental landscapes where perspective is flattened and the artist’s line is lost in the mix of forms and colours. Through the construction of personal peregrinations, the artist is interested in exploring the limits of painterly tradition, preserving the classic themes but distancing himself from technical and formal traditions. Alessandro Roma works on the undefined and plays with perception. His works are free of a rigid form while memory and fantasy blend into one another. The process of creation of his works starts invariably from a recognisable natural datum: trees, rivers, rocks or flowers. The analysis of the naturalistic phenomenon, however, is conducted by Alessandro Roma in a direction that leads him rather to question himself on the nature of perception. The artist is interested in the way in which we know reality. Alessandro Roma, therefore, does not proceed by setting fragments next to each other – as the use of collage might suggest – but instead implements a form of painting tending towards the capture of the essential. His is an “attempt to investigate and learn the essence of the emotive, perceptive datum of the man who observes”, as Francesco Stocchi writes in his text for the catalogue.
IT
La mostra si inserisce nel programma “Contemporanea”, con il quale il Mart seleziona e promuove i lavori di giovani artisti internazionali. In questo caso, il progetto prevede una commistione tra opere recenti dell’artista e una selezione di opere della collezione del museo.
Alessandro Roma (Milano, 1977) lavora con il collage, tecnica da lui prediletta per la creazione di paesaggi mentali, dove la prospettiva si appiattisce e il segno si perde nell’intreccio di forme e colori. Attraverso la costruzione di peregrinazioni personali, l’artista è interessato ad esplorare i confini della tradizione pittorica, preservandone le tematiche classiche ma allontanandosi dalle tradizioni tecniche e formali. Alessandro Roma lavora sull’indefinito e gioca con la percezione. Le sue opere fuggono la forma rigida mentre memoria e fantasia si confondono vicendevolmente. Il processo di creazione delle sue opere parte invariabilmente da un dato naturale riconoscibile: alberi, fiumi, rocce o fiori. L’analisi del fenomeno naturalistico, tuttavia, è condotta da Alessandro Roma in una direzione che lo porta piuttosto ad interrogarsi sulla natura della percezione. L’artista è interessato al modo in cui conosciamo la realtà. Alessandro Roma quindi non procede per accostamento di frammenti – come potrebbe far pensare l’uso del collage – ma piuttosto pratica una pittura che tende a cogliere l’essenziale. Il suo è un “tentativo di indagare e conoscere l’essenza del dato emotivo, percettivo, dell’uomo che guarda”, come scrive Francesco Stocchi nel saggio in catalogo.
review Artforum 2012 critic’s picks M. Tagliaferro
Flash art n 292 2012 V. D’amaro